Il Cenacolo di Leonardo a Milano, un’opera che non smette di affascinare chiunque la guardi!

Il Cenacolo di Leonardo a Milano è senz’altro una fra le opere pittoriche più famose del grande genio italiano. Leonardo Da Vinci è stato un grande pittore, scultore, ingegnere e scienziato che ha sperimentato soluzioni innovative nel campo dell’arte e della scienza.
Secondo il genio Leonardo, ogni fenomeno può essere spiegato solo attraverso i nostri 5 sensi, soprattutto grazie alla vista.
Se pensiamo alle opere più celebri del grande Leonardo Da Vinci, sicuramente ci verrà in mente la Gioconda e l’Ultima Cena, il cosiddetto Cenacolo. Il famoso affresco è conservato all’interno dell’ex refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano.
Andiamo a scoprire insieme in questo articolo i dettagli, le curiosità e i misteri dell’Ultima Cena del genio Leonardo Da Vinci.

Il Cenacolo di Leonardo a Milano: cosa rappresenta?

Il Cenacolo rappresenta l’Ultima Cena di Gesù con i dodici apostoli. Leonardo per rendere più veritiero e coinvolgente il momento si è concentrato sui gesti e sulle espressioni dei personaggi, in modo da evidenziare la loro condizione psicologica.
Chiunque si appresti a osservare il dipinto noterà che la scena è ambientata all’interno di uno spazio chiuso. Infatti sullo sfondo si vedono tre finestre e sulle pareti sono presenti alcuni arazzi. In primo piano, sulla grande tavola sono state raffigurate pietanze e stoviglie nei minimi dettagli. Infine dietro al tavolo sono predisposti i personaggi, i cui volti esprimono stati d’animo differenti.

Cenacolo Vinciano - Apostoli e Maddalena

Cenacolo Vinciano – Apostoli e Maddalena

Il Cenacolo Vinciano: i personaggi

Il soggetto è frequente nell’iconografia dell’arte cristiana. Nel corso del Quattrocento, l’Ultima Cena veniva realizzata seguendo uno schema ben preciso, vale a dire con Giuda isolato dal resto del gruppo, dalla parte opposta del tavolo.
Nel dipinto parietale di Leonardo, i personaggi sono stati disposti in piccoli gruppi da tre persone che, in uno stato di forte agitazione, ascoltano Gesù che afferma che presto uno di loro lo avrebbe tradito.
Al centro, Cristo con le braccia posate sul tavolo e il viso reclinato trasmette una grande forza e serenità, in contrasto con l’imperfezione umana degli apostoli al suo fianco.
Alla destra e alla sinistra di Gesù, sono disposti i dodici apostoli in quattro gruppi da tre: a destra riconosciamo Simone, Giuda Taddeo, Matteo, Giacomo, Tommaso e Filippo che porta le mani al petto dichiarandosi innocente. A sinistra, invece, abbiamo Bartolomeo, Giacomo, Andrea, Giovanni, Giuda e Pietro.
Giuda è riconoscibile per la borsa di denaro, compenso per aver venduto Gesù ai suoi carnefici e si mostra sorpreso alle sue parole. Pietro è rappresentato in avanti mentre con la mano sinistra scuote Giovanni chiedendogli a chi si riferisce Gesù, invece nella mano destra ha un coltello proprio dietro la schiena di Giuda per evidenziare il tradimento.
Infatti, analizzando attentamente il dipinto, vi accorgerete che tutti i personaggi sono illuminati dalla luce proveniente da sinistra, unica eccezione è Giuda rimasto in ombra come anticipazione di ciò che avverrà in seguito.

L’Ultima Cena: curiosità e misteri

Quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci e nel corso degli anni molti storici hanno cercato di interpretare e chiarire tutti i dubbi, i misteri riguardanti il Cenacolo di Leonardo a Milano. Solo dopo l’ultimo restauro, l’opera è stata resa più chiara e di più facile interpretazione.

Il coltello. Alla destra del dipinto, si nota un coltello impugnato da una presunta “mano fantasma” e grazie all’ultimo restauro la mano risulta chiaramente appartenere a Pietro. Questa immagine è ispirata a un episodio raccontato all’interno del Vangelo, in cui l’apostolo Pietro taglia l’orecchio a un servo del sacerdote Caifa per difendere Gesù che è stato arrestato nel giardino del Getsemani.

Il calice. Come mai non è stato rappresentato? Osservando l’opera, i più attenti e curiosi noteranno l’assenza del calice e dell’eucarestia. Per questo fatto possiamo ipotizzare che con L’Ultima Cena Leonardo abbia voluto celebrare la Donna, come sacro calice vivente, l’Utero che accoglie e nutre dentro di sé una nuova vita. Il calice sarebbe la Maddalena, una metafora vivente per il contenitore del “sangue” di Cristo.

Giovanni o Maria Maddalena: di chi si tratta?

Altro aspetto misterioso del dipinto è il personaggio di Giovanni, il quale è stato dipinto come un giovane effeminato tanto da sembrare Maria Maddalena. Molti storici e critici d’arte hanno interpretato questo fatto come se Leonardo avesse voluto evidenziare il presunto rapporto tra i due.Come attestano altri artisti medievali e rinascimentali attraverso le loro opere, tradizionalmente Giovanni è rappresentato con tratti efebici e adolescenziali, privo di barba al viso.

Oggi vi abbiamo parlato del Cenacolo, senz’altro la più conosciuta opera di Leonardo a Milano. Ma sapevate che a Milano esistono altre opere del grande Maestro? Vi invitiamo a cliccare sul link per scoprire quali sono!

Ma come si fa a vistare il Cenacolo?

Un ultimo consiglio, prenota in anticipo il tuo tour guidato per visitare L’Ultima Cena di Leonardo a Milano! Risparmierai molto tempo! Spesso i biglietti per il Cenacolo sono introvabili, anche se ti stai organizzando con largo anticipo.

Leonardo a Firenze: non solo a Milano

Adorazione dei Magi -Leonardo da Vinci - Galleria degli Uffizi

Adorazione dei Magi -Leonardo da Vinci – Galleria degli Uffizi

Altre opere del genio italiano sono esposte presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.
Nella sala appunto dedicata a Leonardo Da Vinci troviamo le sue opere giovanili come il Battesimo di Cristo, realizzato con l’aiuto del maestro Verrocchio. Per quest’opera il giovane Leonardo realizzò la testa dell’angelo a sinistra e il paesaggio.
Inoltre, lo stile del grande artista si nota soprattutto nella straordinaria Annunciazione, in cui Leonardo dipinse in modo dettagliato le ali dell’angelo e il paesaggio sullo sfondo.
Infine, un’altra opera è l’Adorazione dei Magi che fa riflettere sui sentimenti e sulle emozioni che Leonardo tenta di trasmettere attraverso la sua tecnica pittorica. Anche he per questo museo, ti consigliamo di prenotare per tempo, l’ingresso prenotato agli Uffizi, ti consente di saltare la coda.