La mia visita alla Galleria degli Uffizi. La Galleria degli Uffizi può essere considerato uno di quei luoghi che fa bene il cuore. Non importa averlo visitato una decina di volte, la Galleria trova sempre il modo di stupire anche il visitatore più avvezzo. Ed è proprio quello che è successo a me questa mattina.
Il caldo e le lunghe code sono degli ottimi motivi per decidere di prenotare il biglietto di ingresso on line, in questo modo si salta la coda, si sveltiscono le procedure di entrata e soprattutto non si perde tempo. Passato il metal detector, il guardaroba offre la possibilità di lasciare custoditi gli zaini pesanti. Io personalmente preferisco visitare il museo leggera, per cui lascio la mia borsa, tengo con me solo la macchina fotografica e inizio la mia visita. Salendo la scalinata arriviamo al primo Corridoio, quello di Ponente. Le numerose sale si aprono lungo il corridoio e si ricongiungono tra loro.
La mia visita alla Galleria degli Uffizi: le prime sale
Come di consueto la prima sala che visito è quella dedicata alle Maestà. Tre dei più grandi protagonisti del 1300 sono messi a paragone: Cimabue, Duccio di Buoninsegna e Giotto. Oro, stilemi e sovranità sono gli elementi che legano queste tre opere, e ogni volta che le osservo mi appaiono sempre più maestose.
Passeggio tra le opere del Gotico Internazionale e nella sala dedicata a Gentile da Fabriano, per arrivare a Filippo Lippi, Piero della Francesca e Paolo Uccello. Qui la dolcezza della Madonna col Bambino e due Angeli del primo, si contrappone con i profili austeri dei Duchi d’Urbino e con il tema bellico.
La mia visita alla Galleria degli Uffizi: Sandro Botticelli
Finalmente arriviamo alle nuove sale dedicate a Sandro Botticelli. La neutra cornice bianca ha lo scopo di enfatizzare le iconiche opere dell’artista fiorentino, simbolo dell’arte italiana: la Nascita di Venere e la Primavera. Mi distacco per un secondo dall’opinione pubblica e vi vorrei far notare anche la bellezza e le complesse storie sviluppate dalle altre opere della sala di Botticelli: la Calunnia, Pallade e il Centauro, l’Annunciazione. Gran parte di questi episodi rimandano alle vicende personali del pittore, alla città di Firenze e alla famiglia Medici.
La mia visita alla Galleria degli Uffizi: Leonardo da Vinci
Ci affacciamo alla Tribuna di Francesco I, attraversiamo il corridoio di Levante, passeggiamo tra le sezioni di arte romana e arriviamo alla sala di Leonardo. L’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e il Battesimo di Cristo sono i tre capolavori che dalla penombra della stanza ridanno luce a questo spazio.
La mia visita alla Galleria degli Uffizi: un nuovo allestimento per Michelangelo e Raffaello
Il motivo principale per il quale avevo un gran voglia di tornare agli Uffizi era quello di scoprire il nuovo allestimento di questa sala. Ho letto diverse recensioni al riguardo, nelle quali perlopiù veniva criticata questa nuova sistemazione.
Sarò sincera, il bianco che prevale nella stanza e l’accostamento dei quadri di Raffaello e Michelangelo mi piacciono, creano una bella connessione per il visitatore che entra nella sala. Ho solo qualche dubbio riguardante il cornicione bianco che circonda il Tondo Doni, avrei preferito qualcosa che avvolgesse completamente la circolarità dell’opera non spezzando con l’inquadratura bianca squadrata apposta nella nuova predisposizione. I capolavori sono comunque ben messi in risalto e osservare delle opere così emblematiche fa riscoprire il bello conservato in questo museo.
La mia visita alla Galleria degli Uffizi: il piano inferiore
Ci dirigiamo verso la parte finale del corridoio di Levante, in testa troviamo la riproduzione del gruppo del Laocoonte (l’originale è conservato ai Musei Vaticani) e del Porcellino di Piero Tacca (il pezzo autentico è possibile ammirarlo al Museo Bardini). Proseguendo, la Caffetteria, posta esattamente sopra la Loggia dei Lanzi, ci offre una vista panoramica della cupola del Brunelleschi, del Campanile di Giotto e della Torre di Arnolfo. Uno scorcio che lascia senza fiato!
Scendiamo al primo piano e le sale rosse ci accompagnano alla scoperta di Pontormo, Rosso Fiorentino e Andrea del Sarto. Il linguaggio originale, stravagante e anticlassico sicuramente colpiranno i nuovi visitatori. I quali non si aspetterebbero mai di scorgere delle sembianze da diavoletto nella rappresentazione del Bambino Gesù.
La mia visita alla Galleria degli Uffizi: Caravaggio
La mia visita sta quasi terminando. Dopo aver attraversato le sale provvisorie che accolgono (rendendole poca giustizia) Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi, si scorge Caravaggio. La Medusa e il Bacco adesso si trovano in due sale separate, che raggruppano le opere seguendo il tema che rappresentano e non più l’artista che le ha eseguite. La potenza e il realismo di Caravaggio raggiungono sempre lo spettatore come un colpo allo stomaco.
Dopo aver visitato la Galleria degli Uffizi, riuscirete a capire cosa intendevo dicendo che questo luogo fa bene al cuore!