Le 3 opere più famose di Galleria Borghese a Roma, ecco la nostra top 3!!!

Quali sono dunque le 3 opere più famose di Galleria Borghese a Roma? Proviamo a darvi la nostra opinione, premesso che Galleria Borghese è un vero e proprio scrigno di tesori artistici tutti da scoprire!

Roma è una delle città più visitate e famose al mondo che, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei, ospita ogni anno milioni di turisti.

Galleria Borghese, il suo parco, la sede e la sua storia

Tra i numerosi musei da visitare nella Capitale, la Galleria Borghese attira quasi mezzo milione di turisti ogni anno, affascinati dalla storia della città eterna di cui la galleria è testimonianza fra le più autorevoli, ma soprattutto dalle opere presenti al suo interno. 

Galleria Borghese - Villa Borghese

Galleria Borghese – Villa Borghese

La Galleria Borghese è situata nel cuore della Urbe in un’ottima posizione, all’interno di un possente edificio storico che prende il nome dalla celebre famiglia che lo ha costruito. Villa Borghese appunto. Circondata da un immenso parco oggi pubblico, la splendida Villa Borghese accoglie i visitatori in un’oasi di bellezza, nata incontaminata e pace.

Parco di Villa Borghese

Parco di Villa Borghese

Prima di tutto, all’interno del museo di Villa Borghese è esposta la collezione del cardinale Scipione Borghese. Grande amante dell’arte, il cardinale Borghese acquisì negli anni opere di immenso valore artistico di grandi maestri come Canova, Bernini, Tiziano, Caravaggio e Botticelli

Leggendo vari articoli, spesso vi sarete chiesti quali sono le opere più importanti della Galleria Borghese senza però essere arrivati a una conclusione con una risposta ben precisa. Per questo motivo, di seguito vi mostro quali secondo noi sono le opere più famose presenti all’interno del museo.

Le 3 opere più famose di Galleria Borghese: Paolina Borghese Bonaparte

Paolina Bonaparte - Antonia Canova

Paolina Bonaparte – Antonia Canova

Una delle sale a piano terra della Galleria ospita questa splendida opera scultorea di Canova. Ad esse è dedicata una grande sala, dove la scultura di Canova è praticamente unica protagonista. Questa scultura neoclassica rappresenta la sorella di Napoleone, Paolina Borghese Bonaparte. Paolin è raffigurata come una Venere vincitrice. La donna, associata all’ideale di bellezza, è ritratta distesa su un divano (agrippina) con il braccio destro appoggiato su due cuscini. Grazie all’incredibile capacità artistica di Canova, i cuscini sembrano reali! Nella mano sinistra, Paolina regge una mela che simboleggia la sua bellezza effettiva. Come potrete notare osservando l’opera, le linee del corpo di Paolina Borghese Bonaparte trasmettono a chi la contempla tutta la sua sensualità. 

Un elemento molto importante da non dimenticare è, il fatto che la scultura è impostata per essere osservata da varie visuali.Proprio per poter far godere all’osservatore di ogni angolo della statua, Canova decise di inserire un ingranaggio all’interno del triclino su la donna è distesa. Questo ingranaggio faceva ruotare l’intera struttura di 360 gradi. L’osservatore poteva quindi rimanere immobile ad osservare Paolina da tutte le angolature. Infine, per rendere la scultura più realistica Canova ha ricoperto il marmo con uno strato di cera rosa. Tutto ciò per riprodurre e imitare al meglio il colore dell’incarnato naturale della pelle.

Paolina Borghese Bonaparte e il suo creatore: ma chi è Canova?

Lo scultore di Paolina Borghese Bonaparte è Antonio Canova, artista considerato il massimo esponente del Neo-classicismo. Nelle sue opere d’arte Canova ricerca la bellezza ideale. Nel caso di Paolina Borghese Bonaparte lo scultore tenta di trovare “la Venere italica”, una bellezza ideale che incarna la perfezione assoluta.

Le 3 opere più famose di Galleria Borghese: Apollo e Dafne

Apollo e Dafne- Galleria Borghese

Apollo e Dafne- Galleria Borghese

Procedendo nel percorso espositivo, non è possibile non rimanere colpiti da un’altra scultura di grande impatto emotivo: Apollo e Dafne. Quest volta parliamo di una scultura di epoca barocca realizzata dal grande Gian Lorenzo Bernini.

Una caratteristica delle statue scolpite da Gian Lorenzo Bernini è il movimento, osservando la statua potrete notare quanto le posture dei corpi siano dinamiche. Entrambi i personaggi corrono in avanti e lo sforzo della corsa è possibile comprenderlo dai muscoli in tensione di Apollo, mentre il corpo di Dafne resta più sinuoso ed elegante.

Apollo e Dafne Dettagli

Apollo e Dafne Dettagli

I meravigliosi particolari creati con il marmo grazie alla maestria del Bernini, ci stupiscono ogni volta che guardiamo questa scultura. Ad esempio, i capelli che si allungano in fronde, le braccia che drammaticamente si trasformano in rami, la resa del fogliame intrecciato alle vesti e la durezza della corteccia del tronco, consentono a chi sta guardando l’opera di essere coinvolto a pieno nell’azione.

Apollo e Dafne: il mito

Che cosa rappresenta la scultura di Apollo e Dafne? Il mito racconta la storia di Apollo e Dafne. Apollo fiero di sé una volta ucciso il serpente Pitone, si vantò della sua riuscita con Cupido, anche lui portatore di arco e frecce, sostenendo che quelle armi non fossero adatte a lui. Per vendicarsi Cupido colpì il dio Apollo con la freccia d’oro che avrebbe fatto perdutamente innamorare il dio della ninfa Dafne. Questa a sua volta fu colpita con la freccia di piombo che faceva rifiutare l’amore.

Apollo non appena vide la ninfa impazzi d’amore, ma come previsto la ninfa Dafne appena vide il dio fuggì. Una volta giunta al fiume Peneo, Dafne chiese al padre di aiutarla a sfuggire al suo inseguitore. Il padre accolse la sua disperata preghiera e la trasformò  in un albero d’alloro, una pianta sacra e sempre verde. Da quel momento, l’alloro viene usata per costruire le corone che premiano i vittoriosi.

Apollo e Dafne: chi è l’artista Bernini?

Lo scultore di Apollo e Dafne è Gian Lorenzo Bernini, considerato l’artista più importante del Seicento: scultore, architetto, pittore, scenografo, sempre raggiungendo livelli molto alti. 

Tra il 1622 e il 1625 fu scolpito il gruppo scultorio dal Bernini con un soggetto mai realizzato prima su marmo, vale a dire un corpo mano che si trasforma in pianta. Qui a Galleria Borghese è possibile ammirare alcune fra le sculture più belle di Bernini. Ma come già ricordato, Bernini è rimasto immortale anche per aver decorato con le sue iconiche fontane alcune fra le piazze simbolo della Capitale.

Le 3 opere più famose di Galleria Borghese: il Bacchino Malato

Bacchino Malato - Galleria Borghese

Bacchino Malato – Galleria Borghese

L’ultima fra le 3 opere più famose della Galleria Borghese che abbiamo selezionato è Il Bacchino Malato, un dipinto realizzato nel Seicento da Caravaggio. Il dipinto fu offerto da Papa Paolo V al cardinale Scipione Borghese.

Come potrete osservare dai colori e dal soggetto riprodotto, l’opera raffigura lo stesso artista. Addirittura si presume che sia stata realizzata nel periodo successivo all’uscita di Caravaggio dall’ospedale dove era stato ricoverato a causa di una malattia (1593-1594). 

Infatti, molti critici d’arte affermano che i dettagli del dipinto siano una vera e propria riproduzione della realtà di un uomo convalescente. 

L’uomo rappresentato non ha un bell’aspetto esteriore, molto probabilmente l’obiettivo dell’artista non era quello di mostrare la bellezza, ma piuttosto il male più profondo e interiore. 

Per questo motivo, il corpo del fanciullino al centro ha un incarnato pallido e da questo deriverebbe anche il titolo del dipinto “Bacchino Malato”.

Il nome Bacchino invece è dovuto all fatto che il ragazzo ritratto è dipinto con le stesse caratteristiche di Bacco (dio del vino e dell’ebbrezza):  la posa, il grappolo di uva nella mano destra e la corona d’alloro ci fanno pensare proprio al dio pagano Bacco.

Caravaggio evidenzia lo stato di malattia del soggetto, anche attraverso le labbra quasi di colore blu. E’ evidente che il pittore, per autoritrarsi, si sia aiutato con uno specchio e per le applicazioni ottiche, molto probabilmente, ha preso spunto dagli esperimenti di Leonardo e Giovan Battista della Porta.

Bacchino Malato: chi è Caravaggio?

Come già detto nel paragrafo precedente, l’artista del Bacchino Malato è il grande Caravaggio. La teatralità, l’emotività e la drammaticità presenti all’interno delle sue opere hanno ispirato molti altri artisti del barocco europeo. Caravaggio, il cui vero nome era Michelangelo Merisi, è stato un artista che nel corso degli anni ha fatto parlare molto di sé non solo per le sue opere, ma anche per il suo contegno ribelle e stravagante. Irriverente, profondamente innovativo, realizza opere inconfondibili e di grande impatto emotivo. Il suo studio del colore, la perfetta resa delle nature morte, gli effetti stupefacenti delle luci che squarciano l’oscurità, fanno di Caravaggio un artista senza confini!

 

Impensabile dunque visitare Roma senza una sosta a Galleria Borghese! Ricorda che la prenotazione per il museo di Villa Borghese è obbligatoria.